Un anno quanto mai sui generis volge al termine

Care collaboratrici, cari collaboratori,

quest’anno è stato particolarmente scombussolato dalla pandemia, che ha scardinato le nostre abitudini. Ma abbiamo mantenuto la rotta e ci siamo adattati nel corso dei mesi, abituandoci ai gesti di protezione, prediligendo il telelavoro, facendo largo uso del gel disinfettante e, da qualche tempo a questa parte, indossando addirittura la mascherina in ufficio. Provvedimenti non sempre semplici né pratici da adottare, tanto che mi sorge spontaneo complimentarmi con voi e ringraziarvi per l’impegno a rispettarli.

Siamo giunti all’uscita del quarto e ultimo numero annuale di «Infos», che ci offre la possibilità di entrare in contatto sul piano umano grazie alla scoperta dei cambiamenti tra il personale: conoscete la nostra nuova «POE»?  Sapete quali sono le colleghe e i colleghi che festeggiano trenta, trentacinque o addirittura quarantacinque anni di lavoro in casa UST? E quali parole scelgono per una breve descrizione di se stessi? Conoscete i due collaboratori romanci del nostro Ufficio e il rapporto che hanno con la loro lingua nazionale? E sapete che idea si sono fatti i due nuovi membri del Comitato di direzione delle attività in fieri nelle loro divisioni appena nate?

Non paghi, nel presente numero di «Infos» vi offriamo anche la possibilità di immergervi nell’«ora delle domande» in Parlamento, di visionare online le sessioni del Word Data Forum o ancora di comprendere il ruolo di un data steward.

Vi attendono poi molte altre letture, come quella della newsletter di Compers o di un’edizione della rivista del personale risalente nientepopodimeno che al 1965!

E allora via, a scrollare su e giù, a saltare da un articolo all’altro, a navigare tra le pagine virtuali e a passare in rassegna le numerose immagini della rivista. Buona lettura!

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